In un mondo in cui le storie di business e di prodotto non sono lineari, ad emergere sono coloro che offrono i contenuti più belli, cioè più emozionanti.
Quando parliamo di storytelling ci riferiamo ad un modo di comunicare tramite racconti che ci connettono agli altri. Quindi fare storytelling vuol dire creare rappresentazioni testuali, visive, sonore percettive in senso lato del tuo brand per instaurare una relazione con i tuoi clienti.
Oggi è importante parlare di storie per il business perché viviamo in un momento storico in cui è la narrazione a vincere sulla funzionalità, l’emozione a vincere sull’utilità.
Non che questi ultimi aspetti non siano importanti: semplicemente a fare la differenza è il grado di immedesimazione.
Perché ognuno di noi quando viene colpito da una storia di business vede in un prodotto un aspetto di se stesso, riconosce una propria esperienza e quindi si identifica.
Quando ci troviamo di fronte ad un contenuto che ci colpisce e ci emoziona, ci riconosciamo e ci immedesimiamo. Il motivo per cui decidiamo di acquistare un prodotto o un servizio è proprio la sensazione di appartenenza. A colpirci non sono i brand che alzano la voce, che gridano più forte degli altri, ma quelli che sono in grado di instaurare una relazione con noi.
Questo processo di immedesimazione coinvolge quindi i valori in cui crediamo.
Ad esempio: quante pubblicità di detersivi ci sono in televisione? Quasi tutte raccontano la stessa storia: comprami, sono il prodotto migliore. Donne frustrate che con il prodotto in questione tornano allegre e spensierate. Cliché, cliché e ancora cliché.
Poi ci sono i prodotti Winni’s, brand dell’azienda Madel, attiva nel settore della pulizia casa e cura persona dal 1961, che invece raccontano la differenza di acquistare prodotti ecologici per la casa attraverso la voce dei nostri figli: “Grazie mamma” ripetono i bambini. Il prodotto è presentato da loro. “La mia mamma è ecologica, e la tua?” è la domanda che rivolgono a noi spettatori, è la visione di chi vede le cose in maniera pulita, semplice, chiara, quella dei bambini.
Tutte le parole dello spot trasmettono la filosofia green del brand, fatta di sostenibilità
ambientale, sociale ed economica. E se anche tu ci tieni al futuro dei tuoi bambini, Winni’s è la soluzione. Semplice e diretto.
L’obiettivo di chi racconta una storia non è dirti COME pensare ma farti una domanda SU CUI pensare – Brandon Sanderson
La narrazione, ovvero quel processo che mette insieme i fatti con le rappresentazioni, è diventata un asset strategico nel business e molte aziende lo hanno capito. Per questo motivo non basta raccontare storie, bisogna raccontare storie da “effetto wow”.
Andrea Fontana, docente presso l’Università di Pavia è uno dei massimi esperti di Storytelling per le aziende, parla di “storie che incantano”, proprio perché l’incanto serve per distinguersi nei mercati dove c’è già tanta concorrenza.
Inoltre oggi bisogna fare i conti con la difficoltà di intercettare un pubblico che passa sempre meno tempo su un singolo contenuto. Vogliamo le cose velocemente, preferiamo leggere testi brevi, guardare video di pochi secondi e così via. Quindi bisogna condensare una storia di qualità nei tempi che si aspetta il nostro target. E non una storia qualunque!
Storie convincenti in grado di colpire nel cuore il pubblico sono in grado di trasformare un prodotto banale, già visto, di uso comune, in un oggetto desiderabile.
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